Silvia Margaria (Savigliano-Cuneo, 1985). Vive e lavora a Torino.
Nel 2010 consegue la Laurea di II livello presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino.
Silvia Margaria ha passato tre anni all’archivio film della Cineteca del Museo Nazionale del Cinema di Torino, nel settore ispezione e catalogazione pellicole. Il suo lavoro artistico prende ispirazione da quest’esperienza, nella quale le immagini erano fatte di luce, mutamenti, ferite e memoria; la sua pratica cerca la natura, intesa nel suo processo di apparizione, con un lavoro di osservazione del suo fluire.
La sovrapposizione, l’accostamento e la coincidenza, intesi come metodologie di indagine, le permettono di praticare tentativi di conciliazione degli opposti conservare/perdere, resistenza/cambiamento, valore/ difetto, individualità/relazione, precarietà/stabilità.
Le sue recenti esposizioni includono Segrete. Tracce di memoria, Palazzo Ducale, Genova (2020); Arteam Cup, Villa Nobel, Sanremo (2019) – Vincitore Assoluto; Anthologìa, Opere Scelte Gallery, Torino – personal exhibition (2019); Wheater Report, Galerie Hartwich, Sellin auf Rügen, Germania (2018); Wir nennen es arbeit, Botschaft, Berlino (2018); Derive, Opere Scelte Gallery, Torino (2017); Punctum. Working Papers, Grattacielo Intesa San Paolo, Torino (2016); Dreamers, Museo Ettore Fico, Torino (2016); [Rapidità], Villa Brivio, Nova Milanese – personal exhibition (2016).
Silvia Margaria è membro di Progetto Diogene (www.progettodiogene.eu) dal 2018.